(Italia – 1954)
Da più di cinquant’anni investe la sua pittura in una ricerca di carattere personale legata alla sua biografia. Esule istriano dalmata, ha popolato il suo immaginario di personificazioni che raccontano di un legame arcaico e simbolico con terre smarrite.
Ha realizzato numerose opere pubbliche per Università, Comuni ed enti locali e ha esposto in mostre in tutto il mondo.
“In ciò che chiamavo ritmo, il professor Galzigna – a proposito di assenze, di perdite – scorgeva una particolare forma di cambiamento, di divenire, nello specifico, parafrasando Deleuze, un ‘divenire-animale’. Non mi ero accorto, suggeriva Mario Galzigna, che il paradigma della ritmicità della pittura di Chersicola è nella figura del “centauro”, né uomo né animale.” – Piergiorgio Svaluto Moreolo